C'è contratto e contratto. E' necessario adeguare gli stipendi, ma con equità.
2-2016web - Fenalt Informa - dicembre 2016
Quando sono sette anni che non viene rinnovato il contratto, va da sè che si cerca di avere quanto prima lo strumento per rimpinguare le retribuzioni dei lavoratori. La scelta di questa fine d’anno, per quanto riguarda il settore Autonomie locali e il settore Azienda sanitaria, è stata quella di affrontare la questione con degli accordi economici stralcio, in cui si risolvesse il problema di adeguare gli stipendi e le progressioni economiche, riservando tutto il resto, parte normativa e parte indennitaria, ad un successivo accordo.
Questo perché da una parte c’è la fretta di dare gli aumenti, usando le risorse stanziate per il 2016 che altrimenti rischiavano di andare in economia, mentre per quel che riguarda le altre partite, si suppone che sia meglio affrontarle con un po’ più di tempo a disposizione per risolvere i tanti problemi che negli anni si sono evidenziati.
Autonomie locali: un bilancio favorevole ed equo
E allora come mai la Fenalt ha apposto la firma tecnica all’ipotesi di accordo delle Autonomie locali e non all’ipotesi del comparto sanità?
Autonomie locali:
tutti sono stati trattati con omogeneità e non sono stati previsti meccanismi o impegni a favore di pochi. C’è ancora da lavorare sulla quarta fascia.
Nel comparto Autonomie locali siamo riusciti ad ottenere il 4% di aumento sullo stipendio e la fascia economica a tutti gli aventi diritto, e cioè con l’eccezione dei neoassunti e di coloro che sono già in quarta fascia. Quest’ultimo punto, quello della quarta fascia, rappresenta il vero problema di questo accordo, ma contiamo di trovare una soluzione con le risorse che abbiamo accantonato e delle quali si discuterà in febbraio. Nel complesso tutti sono stati trattati con omogeneità e non sono stati previsti meccanismi o impegni a favore di pochi. La maggior parte delle risorse, che non stiamo qui a dire se siano state tante o poche perché quelle erano (e lo erano grazie ad una azione unitaria dei sindacati e anche alla manifestazione dei lavoratori del 2015), sono finite equamente su tutte le buste paga.
Sul piano normativo quel che ci è stato chiesto, e diciamolo pure, per certi versi imposto, è stato di adeguare il nostro codice disciplinare alle norme Madia, di regolamentare le uscite dagli edifici in orario di lavoro per le pause fuori ufficio, di modificare il regolamento dell’anticipo del Tfr e anche di prevedere un futuro meccanismo odioso solo a sentirlo nominare di valutazione dei lavoratori.
Diciamo che abbiamo fatto di tutto per ammorbidire questi passaggi ed in particolare, per quanto riguarda quest’ultimo punto della valutazione, siamo riusciti praticamente a rinviare l’argomento a future concertazioni e futuri accordi. Nel complesso quindi ci è sembrato uno stralcio positivo. Infatti l’assemblea dei lavoratori, congiunta, ha dato il via libera alla sottoscrizione definitiva.
Qualche osservazione, giusta, ci è giunta solo da chi appunto è già in quarta fascia, e come dicevamo cercheremo di trovare una soluzione almeno per chi ha un’anzianità elevata, e dal personale del Corpo forestale della PaT, in quanto nel testo sono stati omessi dei riferimenti alle loro progressioni economiche e all’impianto della loro produttività che è stato erroneamente (almeno per chi scrive) cancellato.
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