FALSA MALATTIA: NON SEMPRE IL LICENZIAMENTO E' LECITO

Trento, 4 marzo 2021 - Non è sempre lecito licenziare un dipendente per falsa malattia. Dipende anche dalle ragioni che hanno determinato la condotta e se in qualche modo le ha comunicate al datore di lavoro. A dirlo è il Tribunale di Prato con una ordinanza pubblicata nei giorni scorsi e portata all'onore delle cronache dal Sole24Ore del 4 marzo. I fatti sono presto detti. Una lavoratrice privata ha informato la propria azienda della necessità di assentarsi dal lavoro per assistere la madre seriamente ammalata. L'azienda ha dato la massima disponibilità all'uso di ferie e permessi, ma la lavoratrice ha presentato in due occasioni il certificato medico. L'azienda ha proceduto al licenziamento per falsa malattia. Nel primo caso il giudice ha accertato che il certificato medico non aveva altra finalità se non quella di consentire l'assenza del lavoro per l'assistenza del genitore, mentre nel secondo caso sono emerse, oltre a quelle delle cure materne, anche problematiche collegate alla salute della dipendente. Il Tribunale di Prato ha ritenuto che il licenziamento non fosse proporzionato e che la condotta non fosse tale da ledere irrimediabilmente il rapporto fiduciario: il comportamento della dipendente doveva essere valutato anche in funzione del momento di particolare difficoltà che stava attraversando.