GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI

TRENTO, 10 giugno 2021 - In base ai dati dell'indagine Excelsior - promossa da Unioncamere in collaborazione con l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro e le Camere di Commercio - il fabbisogno occupazionale delle imprese trentine in giugno sarà pari a circa 10.470 unità, con un calo del 5,5% rispetto allo stesso mese del 2019, ultimo periodo utile per il confronto visto che lo scorso anno la raccolta dei dati ha subito un'interruzione nella fase più critica dell'emergenza sanitaria. A conferma del fatto che gli effetti della pandemia non smettono di farsi sentire, la proiezione del fabbisogno sul trimestre giugno-agosto, che coincide con la stagione turistica estiva, evidenzia un diminuzione ancora più accentuata (-9,9%) e registra una previsione di perdita di 2.280 unità rispetto a giugno 2019. I settori in maggiore sofferenza sono quelli del turismo e della ristorazione, perché più fortemente colpiti dalle limitazioni imposte dall'emergenza. Per la ripartenza della stagione estiva il sistema turistico provinciale prevede di assumere 4.940 nuove unità (in particolare 3.600 cuochi e camerieri), contro le 7.100 programmate nello stesso periodo del 2019, un calo del 30,4%. All'incertezza del momento che non favorisce la domanda di lavoro, si somma una criticità anche sul lato dell'offerta: la percentuale di difficoltà di reperimento per cuochi e camerieri è aumentata di oltre 8 punti e ha raggiunto il 44,7%. Segnali positivi, invece, nei settori delle costruzioni, del commercio e dei servizi, a conferma di ripresa che lentamente si va affermando.