PAT: FINE DELLO SMART WORKING EMERGENZIALE. CRITICA LA FENALT

Trento, 23 giugno 2021 - Nell'incontro in cui il dirigente provinciale Fulvio Fedrigotti ha comunicato ai Sindacati il rientro del personale provinciale dallo smart working emergenziale, la Fenalt ha espresso scetticismo sottolineando i rischi connessi alla diffusione crescente della variante Delta: "In un momento in cui si cercano di capire gli effetti della variante Delta - ha dichiarato il segretario generale Maurizio Valentinotti (in foto) - far rientrare tutti i dipendenti degli uffici potrebbe risultare rischioso e creare problemi anche ad una stagione turistica. Il Covid ci ha insegnato in due anni drammatici a non sottovalutare i rischi del contagio e per sentirsi al sicuro con l'immunità di gregge è ancora troppo presto". Con una circolare firmata nei giorni scorsi la PaT mette fine a partire dal primo luglio allo smart working legato all'emergenza covid. Salvo qualche eccezione: è possibile proseguire con il lavoro da remoto fino a 2 giorni a settimana se si abita a più di 30 km dalla sede di lavoro, se si rientra nelle categorie dei fragili, per le donne in gravidanza e per chi ha diritto alla 104. Ai direttori o loro sostituti è consentita mezza giornata di lavoro a distanza settimana. Tra le misure anticontagio adottate ed indicate nella disposizione ci sono l'obbligo di indossare sempre la mascherina in ufficio, avere postazioni di lavoro distanziate (almeno 5 mq a disposizione) o in alternativa divisori in plexiglass, e orari d'ingresso e uscita flessibili.