TRENTINO: IL CALO DELL'OCCUPAZIONE NELL'ANNO DEL COVID

Trento, 21 febbraio 2021 - E' tempo di bilanci. L'Agenzia del lavoro ha comunicato i dati sull'andamento del mercato occupazionale nel 2020. Come ci si aspettava, non c'è da stare allegri. In Trentino il Covid in un solo anno ha lasciato sul terreno 32.830 assunzioni e ha bruciato 17.629 posti di lavoro. E' questo il risultato del drammatico confronto fra dicembre 2020 e dicembre 2019. Chi ha sofferto di più - a causa di lockdown, chiusure, e altre misure di contenimento del contagio - è stato il settore terziario (-25,7%), a seguire il secondario (- 17,1%), molto meno l'agricoltura (-1,7%). Nel terziario i pubblici esercizi hanno incassato il colpo più forte. Rispetto al 2019 si contano 20.406 assunzioni in meno per una variazione negativa del 40,1%. Il commercio ha perso 2.583 assunzioni (-24,9%), i servizi alle imprese 1.783 (-17,0%), i restanti settori 4.246 (-10,4%). In valori assoluti la perdita di posti di lavoro ha colpito parimenti entrambi i sessi (-16.353 uominie -16.477 donne), ma in termini relativi la flessione è stata leggermente maggiore per queste ultime perché meno numerose nel mondo del lavoro rispetto agli uomini. Naturalmente il quadro non è definitivo: pende sul mondo del lavoro anche Trentino la spada di Damocle della proroga del blocco dei licenziamenti. Se il 31 marzo non sarà rinnovato, lo scenario assumerà tinte ancora più fosche.